mercoledì 18 dicembre 2019

A due passi dal Natale

A DUE PASSI DA UNA STORIA SACRA

A due passi da una storia
sacra,
a due passi da una magia
millenaria,
a due passi arriva il mistero
di chi ha sorrisi e gesti
che hanno il sapore del pane,
di chi si stringe per spezzare
le catene
e sentire il bene,
di chi non parla molto,
ma ha sempre parole di riserva
nel cuore.
A due passi scarto il regalo
del tempo,
mentre il cielo prepara
la sua spettacolare stella,
mentre un Dio con la sua eternità
sta per toccare,
come un uomo, la terra.


Gabriella Stigliano

venerdì 15 novembre 2019

Poesia dentro ognuno di noi



OGNUNO



Ogni sguardo racchiude storie,

ognuno è stato eroe

nella propria tempesta,

ognuno naufraga

sotto lo stesso firmamento,

ognuno si ferisce

nel desiderare,

ognuno tace

per ascoltare il proprio infinito,

ognuno ha sbagliato,

ognuno ha imparato,

ognuno ha conosciuto il pianto,

ognuno ha gioito

anche dentro il sorriso di

qualcun' altro,

ognuno ha un tempo per perdersi

e un tempo per ritornare,

ognuno ha un amore

disperso nel vento

senza mai dimenticare.




Gabriella Stigliano




lunedì 14 ottobre 2019

Ancora una volta liberi. Una poesia essenziale per un ritorno all'essenza


ANCORA UNA VOLTA LIBERI

Alziamoci da questa terra
che tradisce il cielo,
alziamoci e teniamoci
per mano,
ancora una volta liberi
e tornare insieme
a cercare
la trasparenza,
l'estate,
la risposta.


Gabriella Stigliano

lunedì 23 settembre 2019

Sono nati nuovi versi con l'arrivo dell' Autunno


UNA GUERRA SEGRETA

Una guerra segreta
consumava le mie parole,
diventavano silenzi
sgretolati alla luce,
foglie cadute
da alberi ancora
corposi d’estate.
Non riconoscevo più
la mia voce,
sembrava ferirsi ad ogni
parola d’amore pronunciata,
sembrava difendersi
ad ogni risposta
con lacrime raccontata.
Il tempo ha reso gli affanni
più evidenti,
trasformandoli in argento
di sogni stanchi.
La mia guida
è la tua mano che stringo,
la guerra segreta, ormai,
si è dissolta nel mio palmo.



Gabriella Stigliano

domenica 25 agosto 2019

In vena di poesie....ultimamente nel mio dialetto, forse perchè hanno un fuoco un po' più forte....

VULESS' LASCIA' STU' PENSIER'

Vuless' lascià stu' pensier'
ca' m' accumpagn'
tutt' e' juorn',
vuless' n 'ata capa,
vuless' cancellà
tutt' e' suonn',
chill' ca' mal' m' fann'.
Vuless' lascià stu' pensier'
for' a' cas' toja,
pe' te' fa' vedè
ca' c' teng' ancora
a chistu' stran' ammore
fatt' ormai sul' e' ricord'
e cenere do' core.
Vuless' lascà stu' pensier'
'ngopp' a' na' carezza
e vedè se dint' all' uocchie tuoje
s' appiccia na' scintilla,
ma po' m' ferm'
pecché teng' paura
e' n' ata amarezza.
Stanotte o' lascio vulà
stu' pensier',
chissà,
po' esser' c' arriva
fin' a' te
e t' sbruvogna
quant' t' vogli' bben.



Gabriella Stigliano

giovedì 1 agosto 2019

Quando ci si accorge di sbiadire dalle cose, io scrivo inutilmente

SENTIRE DI SPARIRE

Incongruo parlare,
incongruo sognare.
Incontrarti nei pensieri,
legarmi con lacci di memoria,
sentire di sparire
e amarti ad occhi bassi,
mentre in un angolo,
a pochi passi,
depongo il dolore rimasto,
consumando in modo incerto
le distanze
nei giorni in cui si invocano
speranze
e per combattere l'oblio
scrivo e respiro
sotto un cielo di un Dio,
cercando di non sbiadire
dalla mia stessa vita
e superare le incongrue parole
con lo stesso mio vecchio
sguardo d'amore.


Gabriella Stigliano

lunedì 17 giugno 2019

Una poesia di Pedro Salinas, quasi una profezia.....

 POESIA DI PEDRO SALINAS
"Dì , ti ricordi dei sogni?"


Di’, ti ricordi dei sogni?
quand’erano proprio lì,
davanti?
Che distanza, in apparenza,
dagli occhi!
Sembravano alte nuvole,
fantasmi senza un appiglio,
orizzonti irraggiungibili.
Ora guardali, con me,
eccoli dietro di noi.
Se erano nuvole,
siamo su nuvole più alte.
E se orizzonti, lontani,
ora per vederli,
bisogna voltar la testa
perché li abbiamo passati.
Se erano fantasmi,
senti
sulle palme delle mani,
sulle labbra,
quell’orma ancora calda
dell’abbraccio
in cui smisero di esserlo.
Ci troviamo all’altro lato
di quei sogni che sogniamo,
da quel lato che si chiama
la vita che si è compiuta.
E ora,
da tanto aver realizzato
il nostro sognare,
il nostro sogno è in due corpi.
E non bisogna guardarli,
senza che uno veda l’altro,
da lontano, dalle nuvole,
per ritrovarne altri nuovi
che ci spingano alla vita.
Guardandoci faccia a faccia,
vedendoci nel già fatto
sboccia
da quelle gioie compiute
ieri, la gioia futura
che ci chiama. E un’altra volta
la vita si sente un sogno
tremante, ed appena nato.

da “Ragioni d’amore”

giovedì 18 aprile 2019

Poesia dopo lo stupore e l'ascolto di una canzone di Niccolò Fabi...."Il primo della lista"


LA VOCE DEL CANTANTE

La voce
del cantante
parla di desideri
nascosti
nelle giornate
di piogge,
di un addio
dentro una carezza,
di cieli
da cercare
e terre
da popolare
con i sogni
e le promesse,
di ombre
da illuminare
con il coraggio
e le alleanze.
Nella voce
del cantante
c'è un risveglio,
una mano
che ti accompagna,
una tristezza
che rimane,
l'amore indicibile
che diviene universale,
uno sguardo doloroso
sugli sbagli commessi,
un candore misterioso
che sale negli occhi.


Gabriella Stigliano

giovedì 7 febbraio 2019

A tutti coloro che cercano delle risposte davanti a grandi spettacoli come il mare.....


E COMPRESI IL MARE

E compresi il mare,
quando lontano dalla riva
ascoltai le parole nascoste
nella voce delle onde,
dicevano di perdonare
l'ostinazione del cuore,
di lasciarlo libero
anche di ferirsi e sbagliare
e silenziosamente vivere
nei respiri dell'amore
che il sogno moltiplica,
inchinando tutti i fantasmi
e le altre forze,
a volte anche la morte.


Gabriella Stigliano

martedì 5 febbraio 2019

...ma trovai il cuore che aveva già deciso...


CERCAVO DI NON AMARTI

Cercavo sogni nelle tue parole,
mentre mi ferivo
dentro i silenzi.
Cercavo i tuoi occhi
quando ti voltavi,
cercavo di dimenticarti,
mentre faticavo
a non emozionarmi
davanti al tuo ricordo.
Cercavo di essere forte,
ma trovai tutte
le mie debolezze
dentro un intreccio di mani,
cercavo di non amarti,
ma trovai il cuore
che aveva già deciso.


Gabriella Stigliano